Da alcuni anni il legno è tornato a sostituire il cemento sia per un minore impatto ambientale che per i risparmi energetici grazie alle sue caratteristiche di leggerezza ed elasticità, ed è praticamente invulnerabile ai sismi.
La produzione di opere in legno non comporta danni ambientali, con il suo potere isolante è in grado di abbattere i costi energetici e richiede una manutenzione minima. Infine è naturalmente più bello a vedersi.
Per tutti questi motivi il legno viene usato nella costruzione di case, palificate, palizzate, terrapieni e tanto altro ancora.
Palizzate
Strutture difensive, realizzate con pali di legno accostati e conficcati nel terreno. Le palizzate sono adatte in terreni solidi poiché non sono in grado di sorreggere forti spinte dal terreno stesso.
Palificate
Sono opere utilizzate in lavori di consolidamento di versamenti, difesa spondale, recupero frane, smottamenti e realizzazione piazzali.
L’azione stabilizzante è data da una struttura in legno realizzata mediante incastellatura di pali in legno disposti in modo alternativo in senso longitudinale e trasversale collegati tra loro per mezzo di chiodature effettuate con tondini di ferro.
Tra le intercapedini originate dai pali è possibile inserire piante radicate, talee di specie arbustive o arboree, piante erbacee con apporto radicale profondo.
Le radici delle piante che vengono messe a dimora nel tempo andranno a rafforzare ed aiutare fino ad arrivare a sostituire la funzione stabilizzante dei pali.
Fra le opere di ingegneria naturalistica le palificate di sostegno sono una delle più conosciuta e utilizzata, la validità è stata ormai ampiamente dimostrata dalle numerose opere compiute.
Di relativa semplicità, questa struttura a confronto con un tradizionale muro si calcestruzzo armato è un ottimo inserimento ambientale.
Le opere più durature sono di certo quelle realizzate in legno di castagno.